Imprenditrice e mamma, all’Ue ho spiegato il disagio delle donne
Un piccolo «miracolo» lo ha compiuto proprio martedì, pronunciando il suo discorso al Parlamento europeo di Bruxelles con in braccio Stella, di soli quattro mesi: la bambina non ha pianto. Ma è di altri «miracoli» che hanno bisogno le mamme lavoratrici e l’intervento di Eleonora Bergamaschi nell’emiciclo, in occasione dell’European Parliament of Enterprises, è un appello – e allo stesso tempo una testimonianza diretta – delle difficoltà che le donne fronteggiano, dovendosi districare tra famiglia e lavoro. «Ho ricevuto apprezzamenti per il mio discorso – dice Eleonora, 34 anni, che lavora nell’azienda di famiglia MB Guarnizioni di Comun Nuovo – e persone di diversi Paesi (Germania, Grecia, Svezia) mi hanno ringraziata». Eleonora, che in azienda si occupa della parte commerciale, racconta della sua maternità (ha un figlio di quattro anni e mezzo, Leonardo, e Stella, l’ultima nata): «La mattina dopo il parto ho risposto alle mail dei clienti», perché se nelle grandi realtà con tanti dipendenti il singolo può essere sostituito, «quando manco io, manco io», cioè l’unica figura che ricopre quella determinata funzione.