Approfondimento: il P.T.F.E
P.T.F.E.: materiale versatile e dalle varie applicazioni.
Il P.T.F.E., ovvero il politetrafluoroetilene, maggiormente conosciuto con i nomi commerciali Teflon, Fluon, Algoflon o Hostaflon è un fluoro polimero sintetizzato per la prima volta alla fine degli anni Trenta.
In Italia il suo utilizzo si è diffuso a partire dagli anni Cinquanta e grazie alle sue notevoli e numerose peculiarità è stato subito utilizzato e apprezzato sia per la realizzazione di prodotti comuni, basti pensare a quelle che tutti noi conosciamo come le pentole in teflon, sia per la realizzazione di guarnizioni industriali.
P.T.F.E.: tutti i pregi
Il P.T.F.E. è ampiamente impiegato in quanto si caratterizza per un concentrato di peculiarità che lo rendono idoneo all’utilizzo in condizioni d’uso molto eterogenee tra loro.
Tra i principali pregi del P.T.F.E. vi sono:
> eccezionale resistenza alle aggressioni chimiche;
> inerzia chimica, ovvero assenza di reazioni chimiche nonostante il continuo contatto con particolari sostanze;
> notevole resistenza sia a basse che alte temperature;
> ridotta infiammabilità;
> basso coefficiente d’atrito e quindi resistenza all’invecchiamento;
> assenza d’igroscopicità;
> idoneità al contatto con gli alimenti.
Al fine, inoltre, di valorizzare ulteriormente alcune di queste caratteristiche è possibile aggiungere al P.T.F.E. diverse cariche.
P.F.T.E.: i difetti (pochi)
Il P.F.T.E. è un tipo di materiale che presenta pochi difetti, tra questi i principali sono:
> scarsa resistenza meccanica, che può comportare una perdita di carico dopo il serraggio;
> basso ritorno elastico;
> costi più elevati rispetto ad altri materiali.
Le principali cariche del P.T.F.E.
La scelta della carica d’aggiungere al P.T.F.E. avviene in base al tipo di condizione d’utilizzo della guarnizione e delle performances che si desidera ottenere.
Scopriamo quali sono i principali tipi di cariche:
> fibra di vetro accresce la resistenza all’usura e alle aggressioni chimiche;
> carbone esalta la conducibilità termica e la resistenza alla deformazione;
> grafite migliora la resistenza all’usura e alla compressione;
> bronzo aumenta la resistenza all’usura, alla compressione e migliora la conducibilità termica, limitando però la resistenza agli agenti chimici.